4 giugno 1989

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3 risposte a “4 giugno 1989”

  1. Massimo dice:

    Quella sera di 17 anni fa eravamo seduti in circolo al chioschetto del cocomeraio di Piazza Rivoli, uno che ora non c’e’ piu’, perche’ c’e’ un sottopasso al suo posto. Paolo, Franco, Giorgione, quel demente del Pogliani che sparava cazzate a manetta, Mario ed io. Ad un tratto Franco, che era la nostra coscienza politica, pianto’ un pugno sul tavolo, uno di quelli in plastica bianca da giardino. Inutile dire che le fette di anguria, o meglio cio’ che ne rimaneva, si sparsero ovunque nel raggio di dieci metri. E pianse, biascicando un “Perche’… perche’? Bastardi”. Il nostro essere di sinistra subi’ un duro colpo quella sera.

  2. Stella dice:

    Ma se ci pensi cosa ci ha dimostrato?
    Che un uomo, uno solo può tenere in scacco diversi carriarmati…e le coscienze del mondo intero.
    Un uomo, uno solo, può fare la differenza.
    e scusate se è poco…

  3. Sandro dice:

    Forse per te Stella. In Cina un solo uomo, fidati, solitamene conta meno di un sedicesimo di cazzo. Quello dimostrò solo che c’era un ordine preciso: “metteteli sotto i cingoli, ma non di giorno”.
    Perdona il cinismo, ma di Cina credo di capirne qualcosa.

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