Criminali pericolosi

"Prima della frontiera con la Libia li aspettano, tutti guardano giù dal camion, temono un posto di blocco, invece sono gli agenti locali dei mercanti, li guidano per una strada sicura e li portano nei rifugi, disperdendoli: parte ammassati in un capannone, parte nei casolari isolati, soprattutto le donne. Le fanno lavorare in casa e negli orti, cibo e acqua sono come in galera, il minimo indispensabile. Trattano male, fanno tutto quel che vogliono.
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Titti è più forte delle amiche. Quando Ester perde il bambino, è lei che getta tutto in mare, poi lava il vestito, e pulisce il gommone mentre tiene la mano all’amica, che dice basta, tutto è inutile, vado. Muore subito dopo, Titti non piange perché non ha più le forze, quando muore anche Luam due giorni dopo lei si lascia andare. Pensa solo più a morire, scuote la testa quando la donna con la Bibbia ripete quel che ha sentito da Yassief, ed ecco, noi stiamo morendo ma qualcuno arriverà. No, lei adesso rinuncia. Non pensa più all’Italia, non sa dov’è, non la vuole. Non ha più nessuna paura. Ripete a se stessa che dev’essere così in guerra, nelle carestie. Basta, vuoi finire, vuoi solo arrivare al fondo della fame, della sete, di questo esaurimento, non hai il coraggio o l’energia o la lucidità per buttarti e lasciarti andare, affondare sott’acqua e sparire, ma vuoi che sia finita."

Ezio Mauro, La Repubblica

Prendete il giusto tempo e andate a leggere il racconto di Mauro sul viaggio della morte di 78 disperati che hanno cercato di raggiungere l’Italia dalla Libia. Leggete dei poliziotti libici complici del traffico clandestino e pensate a Gheddafi che arriva a Roma e si prende un parco pubblico per piazzare la tenda, pensate al maxi accordo di risarcimento firmato dal governo nei confronti dei libici, pensate a Berlusconi che andrà ad omaggiarlo per ricordare quando fecero fuori il re per dare vita alla "repubblica islamica" e infine pensate alle frecce tricolori che voleranno leggere e felici sopra la festa.

I cinque sopravvissuti sono ufficialmente dei criminali, in quanto immigrati irregolari e iscritti nel registro degli indagati, ma non vi preoccupate perche’ daranno loro asilo politico come premio per la loro avventura.