Paura del potere

Nessuno meglio di Valentino Parlato avrebbe potuto dar voce al sentimento profondo che agita gli animi della sinistra comunista: la paura del potere. Parlato, che è un intellettuale raffinato e un polemista onesto, ha detto chiaro e tondo quello che molti compagni pensano: «E’ preferibile un ritorno di Berlusconi a una berlusconizzazione di noi stessi». Ovvero: è meglio tornarsene all’opposizione, dove «la sinistra alternativa è più a suo agio».
In effetti, il potere sporca la purezza degli idealisti. Li costringe a fare i conti con una realtà  beffarda e crudele, misteriosamente riluttante ad adeguarsi alla loro perfetta visione del mondo. Li obbliga a partecipare a quella spietata battaglia chiamata elezioni, nella quale non basta combattere eroicamente e demolire l’avversario per scongiurare il pericolo più grave, il rischio più insidioso, il terrore del vero idealista: vincerle.

Sebastiano Messina, Bonsai, Repubblica di oggi