Voto disgiunto newyorkese

A New York si è votato per l’elezione del Sindaco ed ha vinto, secondo pronostico, Michael Bloomberg, ma con un distacco dall’avversario democratico molto molto stretto. Il sindaco uscente ha portato a casa il 50,6% contro il 46% di Thompson; il distacco in valori assoluti è di 50 mila voti su un milione di votanti.

L’investimento di Bloomberg per la campagna elettorale è stato di 100 milioni di dollari, quindi un singolo voto è "costato" 180 dollari (250 secondo il NYT che stima a 140 i milioni spesi), mentre Thompson ha speso circa 15 dollari a voto. Gli osservatori di oltre oceano ritengono che questo risultato segni la fine della carriera politica di Bloomberg al di fuori della Grande Mela nonostante sia in possesso di un’ampia liquidità, necessaria e fondamentale per qualsiasi campagna elettorale. I Democratici non possono certo gioire per il risultato, ma intravedono della luce in fondo al tunnel soprattutto perchè questo sarà l’ultimo mandato per il Sindaco.

Ultima nota è il voto per il Presidente delle cinque municipalità in cui è divisa New York: 4-1 per i Democratici e solo Long Island ai Repubblicani. Se sommiamo i voti per i Presidenti otteniamo 685 mila schede per i candidati Democratici (contro i 500mila voti per il Sindaco) e 174mila per quelli Repubblicani (contro i 557mila per il Sindaco), alla faccia del voto disgiunto.

Per chiudere sono andate ai Democratici tutte e quattro le elezioni per altre cariche sempre all’interno della municipalità di New York.

 

New York Times