Ieri si e’ votato per il Sindaco di Trento, feudo di centro sinistra in terra "straniera.
La consultazione era interessante per diversi fattori:
– controllare l’esistenza del PD;
– verificare unione elettorare tra PD, sinistra moderata e UDC.
Al momento, 75 sezioni scrutinate su 97, Andreatta del centro sinistra è al 64%, Morandini del PDL al 21%, Giuliani della Lega Nord al 7,7% e Porta di Rifondazione Comunista al 2,3%
La somma di PDL e Lega non arriva al 30% e rende ancora più altisonante la vittoria di Andreatta.
All’inizio pensavo all’effetto trascinante del candidato, molto conosciuto e sindaco reggente in questi ultimi mesi e sono andato a vedere le percentuali delle liste:
Liste per Andreatta –> 65,60%
Liste per Morandini –> 19,33%
Quindi non e’ tanto la persona Andreatta a prendere i voti quanto il frutto dell’alleanza politica e questo è di sicuro un bel risultato per chi quest’accordo l’ha pensato e realizzato.
Entrando nel particolare possiamo vedere che il PD supera il 30% e il PDL non arriva al 12 superato pure da UPT, lista civica che appoggia Andreatta.
Nella coalizione di centro sinista abbiamo, come scritto sopra l’UPT (ex della Margherita non confluiti nel PD) al 16,5%, l’UDC al 2,6% e Verdi+Socialisti+IDV al 9%.
Ovviamente in politica non si puo’ applicare al nazionale uno scenario locale, ma credo che l’unione tra PD e leggera sinistra e leggera destra sarà un esempio che altri percorreranno soprattutto al nord.
Per chi pensa in grande: questo scenario non e’ applicabile a livello nazionale in quanto l’UDC è sotto il controllo assoluto di Sicilia e Campania che hanno stretto un patto di ferro con il PDL a livello locale.