Da almeno sei mesi, la situazione del trasporto regionale ferroviario in Lombardia è andato peggiorando. Questa affermazione è frutto dell’esperienza maturata nei due viaggi giornalieri che effettuo sulla direttrice Milano – Varese (Porto Ceresio).
Sempre piu’ ritardi e soppressioni, come mai negli anni passati, quanto meno dall’ottobre 2004 data di inizio del mio pendolarismo. Ovviamente situazioni del genere portano ad un aumento del nervosismo di chi viaggia, nervosismo che spesso si ritorce contro il personale di Trenitalia presente sui treni che poco può fare se non ingoiarsi insulti e rimostranze.
Girando in giro ho trovato la prova provata della mia affermazione sul blog di Giuseppe Civati che cita un documento di Stefano Tosi, consigliere PD in Regione, che si è spulciato i tabulati sia di Trenitalia che di Ferrovie Nord.
"Ancora pessimi i dati di affidabilità delle linee ferroviarie lombarde: lo confermano i dati di novembre, appena resi noti dalla Regione, che vedono i treni lombardi ottenere il record negativo del 2009. Sono infatti 14 su 29 le linee di Trenitalia che hanno sforato la soglia dell’indice di affidabilità, mentre è "inaffidabile" una linea su cinque di Ferrovie Nord. I dati si riferiscono ancora al vecchio orario ferroviario e quindi non comprendono i fortissimi disagi del mese di dicembre. Esistono casi eclatanti, come la tratta Seregno – Carnate – Usmate, che supera di tre volte la soglia di affidabilità, peraltro superata ogni mese da gennaio a novembre. Pessima la situazione anche sulla Milano – Varese – Porto Ceresio, la Milano – Bergamo via Carnate e la Milano – Mortara – Novara, che hanno superato il valore soglia più o meno del doppio. Il tutto senza che ai pendolari sia riconosciuto il bonus previsto dal contratto di servizio con Trenitalia, perché la Regione non lo ha ancora rinnovato."
Io vi dico che a breve ci scappa la rissa tra pendolari e ferrovieri, perche’ l’esasperazione non è mai una buona consigliera e non porta certo pazienza e sopportazione.