Il senso del doppiatore

Sono un amante delle serie tv americane e cerco di vederle in parallelo all’uscita originale. Per aiutarmi nella comprensione utilizzo i sottotitoli in inglese (ma anche quelli in italiano non sono male).
Oggi ho letto una intervista a Mario Cordova, doppiatore di film, cartoni animati e serie tv e arrivato alla parte sotto riportata sono rabbrividito.

clipped from antoniogenna.wordpress.com
L’esperienza certamente piů divertente č stata quella del doppiaggio della sit-com “Will e Grace”. Il problema maggiore era che, come in tutte le sit-com, le risate del pubblico che si sentono dopo una battuta di un personaggio, erano incancellabili. E le loro battute ogni tanto si riferivano a fatti e personaggi che a noi italiani non dicevano niente. Avevamo chiesto e ottenuto carta bianca da Sky, in modo da poter scrivere battute nuove che ci facessero ridere e giustificassero le risate del pubblico. Un lavoro improbo, ma entusiasmante.
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Chi ha visto Will & Grace in italiano NON ha visto Will & Grace, ma un adattamento della serie originale: scandaloso!!
Che in un film si debbano adattare delle parti per farle coincidere col labiale e con la trama lo posso capire, ma arrivare a prevedere battute nuove per una serie che vive di battute e gag, mi sembra davvero esagerato.

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3 risposte a “Il senso del doppiatore”

  1. dedioste dice:

    Anche io sono abbastanza integralista, e ormai le serie le guardo tutte in lingua originale.
    A chi mi da del fanatico, rispondo così: “Compreresti un disco di Madonna, sapendo che le canzoni sono state tradotte e ricantate da Anna Tatangelo?”

  2. Gaspa dice:

    Beh, dai, mi sembrate un po’ troppo estremi.
    Se una battuta riguarda fatti o personaggi che in Italia non si conoscono, senza aggiustamenti non si capirebbe nulla e il tutto diventerebbe un po’ stucchevole.

    Certo tradurre la parola quarterback con terzino, o cose del genere, fa pena, ma bisogna comunque rendere il prodotto appetibile al pubblico italiano.

    In fondo chi guarda Will & Grace vuole farsi due risate, mica comprendere la societĂ  americana!

  3. Massimo dice:

    Concordo col Gaspa.
    Prendete ad esempio Blues Brothers e ditemi quanti hanno colto la citazione ironica di Rawhide.

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