Non sono servite undici sconfitte consecutive nelle primarie ed un budget inferiore al concorrente per fermare Hillary Clinton nella rimonta nei confronti di Barack Obama.
Questa volta i sondaggi ci hanno azzeccato: agevole vittoria della Clinton in Ohio e di misura in Texas con Rhode Island e Vermont equalmente divisi.
Gli ultimi sette giorni della campagna elettorale di HRC sono stati perfetti e sono riusciti a spostare i voti necessari per ottenere il primo posto e quindi una buona dose di vento nelle vele.
Bicchiere mezzo pieno per Obama che difende la leadership nel numero di delegati e grazie al sistema di voto nel Texas (parte dei delegati sul voto finale e parte sul voto del singolo caucus) non soffre pių di tanto Hillary.
Ormai e’ sicuro al 100% che la nomination sarā decisa dalla convention di Denver perche’ nessuno dei due puā˛ arrivare ai 2025 delegati necessari con le primarie rimaste in calendario.
Delegati
Obama: 1477 (di cui 194 superdelegati)
Clinton: 1391 (di cui 238 superdelegati)
I risultati
Ohio
Clinton: 1,173,561 voti, pari al 55% e 71 delegati
Obama: 941,873 voti, pari al 44% e 57 delegati
Rhode Island
Clinton: 106,471 voti, pari al 58% e 13 delegati
Obama: 73,609 voti, pari al 40% e 8 delegati
Vermont
Obama: 82,498 voti, pari al 60% e 9 delegati
Clinton: 52,839 voti, pari al 38% e 6 delegati
Texas primarie
Clinton: 1,430,481 voti, pari al 51% e 25 delegati
Obama: 1,333,569 voti, pari al 47% e 14 delegati
Texas caucus (36% dei distretti) – delegati ancora da assegnare
Obama: 20,209 voti, pari al 52%
Clinton: 18,689 voti, pari al 48%
Sul fronte repubblicano John McCain ha raggiunto quota 1191 ed č il candidato alla carica di Presidente per il Grand Old Party. Ieri ha vinto tutte e quattro le primarie e Huckabee ha giā garantito tutto il suo apporto e i suoi voti; la prossima mossa di McCain sarā nominare il suo vice-presidente.
I Repubblicani tifavano per un pareggio democratico perche’ incamerano 5 mesi di vantaggio nella campagna elettorale e che saranno pesanti da rimontare per chiunque la spunterā dall’altra parte.