Io ero in coda in tangenziale a Bologna, sulla via delle vacanze, ricordo il giornale radio e gli sguardi verso la città .
“Ogni 2 agosto mi si riapre quella ferita e ottantacinque morti e duecento feriti si rimettono a urlare. Il mio contributo alla verità , su questo blog, è ripubblicare ogni 2 agosto (questo è il quinto, come i frequentatori abituali del blog sanno) il curriculum dei due assassini, condannati con sentenza passata in giudicato per questo crimine, che passeggiano liberi ogni giorno sotto le mie finestre.
Dopo una campagna giornalistica in cui per anni si veniva additati al pubblico ludibrio se solo si osava affermare che i due erano colpevoli, oggi finalmente esce un libro che racconta il punto di vista delle vittime dell’atto criminale più grave e feroce e indiscriminato della storia della Repubblica italiana. E i familiari delle vittime credono alle sentenze, come chiunque abbia studiato da vicino le carte processuali. Riccardo Bocca, tra i più grandi esponenti della nuova generazione del giornalismo italiano, ha scritto il primo libro che sostiene quel che i due sono colpevoli. Gli daranno addosso, ma almeno adesso siamo in due. Dopo anni in cui gli assassini andavano a firmare autografi su libri che sostenevano la loro paradossale innocenza.”
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