Passate le elezioni di mid-term di mid-term con la vittoria dei Democratici sia alla Camera che al Senato la discussione si sposta sulle elezioni presidenziali del 2008.
I Repubblicani non avranno Giorgino Bush disponibile e nulla di presentabile si vede all’orizzonte; la candidatura del VP Cheney č assolutamente esclusa e non sarą facile trovare qualcuno che possa ricompattare l’elettorato e ridare vigore al partito.
A dire la veritą qualcuno ha gią cominciato a muoversi ed e’ John McCain che nel 2000 cercą² di aggiudicarsi la nomination alla presidenza per il GOP, ma non aveva fatto i conti con Bush.
McCain ha condotto una campagna elettorale di supporto molto gradita ai candidati repubblicani che non avevano l’imbarazzo di avere il Presidente a fianco, ma potevano contare su un pezzo grosso del partito. Le migliaia di miglia macinate da McCain gli garantiranno una buona rete di appoggi quando arriverą il momento delle candidature e delle primarie.
Veniamo ai Democratici.
C’e’ solo l’imbarazzo della scelta š
Cominciamo da quella che ritengo la favorita alla nomination: Hillary Rodham Clinton.
Perche’ favorita?
– otto anni alla Casa Bianca col marito Bill
– 4 anni al Senato che le hanno permesso di accumulare esperienza
– una capacitą di fund-raising spettacolare (33 milioni di dollari raccolti solo per questa elezione)
– l’appoggio diretto e sicuro del marito
– la netta vittoria di martedi con aumento dei voti (dal 55 al 67%)
– lo spostamento al centro del suo pensiero politico e quindi la possibilitą di raggiungere un maggior numero di elettori e soprattutto quella fetta di repubblicani che ha votato democratico due giorni fa
Gli altri possibili contendenti sono:
Joe Liebermann – da sempre alla ricerca di una nomination (prima contro Clinton e poi contro Kerry), ma sempre osteggiato dal partito perche’ troppo “liberal”. Ha vinto un seggio in Connecticut presentandosi come indipendente e battendo il candidato ufficiale dei Democratici e rendendo il suo voto al Senato fondamentale, ma non credo basterą per portarlo in alto.
Barak Obama – due anni di Senato non bastano a renderlo papabile. L’ala pił giovane del partito appoggia il senatore dell’Illinois, ma credo che si possa arrivare ad un buon compromesso con Hillary.
John Kerry – ma per piacere!!!
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