Superdelegato

No, tranquilli, non parlo di una canzone degli Elio e le storie tese. Il superdelegato è un esponente di partito con diritto di voto per nominare il candidato alla presidenza.

Questa figura è presente in ambo gli schieramenti, ma è nel Partito Democratico che occupa un posto di rilievo essendo numericamente in grado di ribaltare il risultato delle primarie.
Andiamo ad analizzare i numeri:
– numero di delegati provenienti dalle primarie: 3253
– numero di superdelegati: 796
Numero di delegati necessario per la nomination: 2025
In una gara a due molto tesa, come quella tra Barack Obama e Hillary Clinton è possibile che nessuno dei due arrivi alla fatidica cifra solo con i delegati delle primarie, rendendo fondamentale il voto dei superdelegati e quindi aumentando a dismisura il peso del “palazzo” rispetto a quello della “base”.
Sfruttando l’Election Center della CNN possiamo vedere come la situazione contando o meno i superdelegati si ribalti clamorosamente.
Delegati dalle primarie:
– Obama = 63
– Clinton = 48
– Edwards = 26
Aggiungendo i superdelegati di cui si è già  presunto il voto:
– Obama = 89
– Clinton = 182
– Edwards = 35
Hillary supera notevolmente Barack, anche aggiungendo i delegati di Edwards. Risultato scontato quindi? No, assolutamente. I superdelegati, essendo professionisti della politica, sanno come muoversi nelle acque limacciose di una nomination e se Barack Obama riuscirà  ad ottenere un buon risultato nel super martedi del 5 febbraio allora molti voti protrebbero spostarsi da una parte all’altra.

Nel Partito Repubblicano il numero di delegati dalle primarie è 1917, i delegati necessari per essere nominati sono 1191 e i superdelegati sono 463, ma in questo caso difficilmente sovvertono l’esito del voto delle primarie.
Infatti, come potete notare sul sito, non di ci sono grossi movimenti a causa delle scelte dei superdelegati (solo dieci al momento) e questo rende la gara più aperta e più combattuta sul campo.

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