Contromano

Sapessi come è strano…

…aspettare sotto la neve a Milano.

Dopo tre giorni pieni di vita milanese coincisa con la copiosa nevicata potrei scrivere un breve romanzo sui disagi patiti da chiunque dovesse muoversi. Le dichiarazioni di sindaco e assessori che si assolvono dicendo che tutto ha funzionato e che c’e’ stato solo qualche piccolo problema subito risolto sono solo bugie e chiunque si e’ cimentato con i mezzi pubblici da mercoledi mattina a giovedi sera lo può affermare.

Diciamo che Letizia Moratti e la sua giunta escono con le ossa rotte, quantomeno a livello di immagine, da questa tre giorni nevosa e non c’e’ Expo che tenga quando un cittadino deve aspettare mezz’ora un mezzo pubblico mentre legge dichiarazioni in cui il "tutto va bene" è il leit motiv.

Per il resto ci pensa l’ottimo Sasaki Fujika:

E’ che per chiamarsi metropoli bisognerebbe comportarsi da metropoli, il che alle volte non deve essere per forza il triplo salto mortale bendato nel fuoco; sarebbe bastato mandare fuori gli spalatori e gli spazzaneve alle quattro del mattino o alle cinque (e pagarli di conseguenza) invece che chiamare i soldati oggi che c’è un sole spacca le pietre adducendo motivazioni sciocche che sanno tanto di "il cane mi ha mangiato i compiti".

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