Contromano

Obama torna in sella

Wyoming non è famoso solo per essere pronunciabile ruttando (Ovosodo cit.), ma anche (Veltroni cit) un ridente stato situato nel nord est degli Stati Uniti.
Il Wyoming ha permesso a Barack Obama di ritornare in copertina grazie al 61% dei voti presi nelle locali primarie a scapito del 37% di Hillary Clinton; Barack inoltre si puppa 7 delegati contro i 4 di Ilaria.
Questa vittoria ha praticamente annullato il vantaggio che Clinton aveva preso il 4 marzo con le tre vittorie su quattro nel mini super martedi.
Ecco la situazione dei delegati secondo Cnn.com
Barack Obama: 1553 (1347 + 206)
Hillary Clinton: 1438 (1200 + 238)

Come già  scritto nessuno dei due puo’ matematicamente arrivare ai 2025 delegati necessari per la nomination prima della convention di Denver in agosto. La battaglia sarà  presentarsi in Colorado con il maggiorn numero di delegati e/o di voti popolari e tenete presente che la differenza non è da poco perche’ Hillary ha preso più voti negli stati più popolosi e quindi con più votanti.

Le questioni sul tappeto:
– Obama ha praticamente raggiunto Clinton nel numero di superdelegati.
– Clinton sta cercando di far passare come valide le primarie in Florida e Michigan bloccate dal partito per violazione del codice elettorale (forzato anticipo della data del voto); ricordo che Obama non ha fatto campagna elettorale nei due stati e addirittura era assente sulla scheda nel Michigan. Il Presidente del comitato elettorale Howard Dean ha offerto ai due stati la possibilità  di rifare le primarie ma a loro spese, la risposta è stata volgare 🙂 Il Senatore Christopher Dodd ha invece proposto che i due candidati si dividano equamente i delegati dei due stati e si chiuda per sempre questa triste storia.
– Il ticket elettroale Obama – Clinton (o suo contrario) non si farà  perche’ nessuno dei due puಠscendere a compromessi salvando l’immagine creata fin’ora. Obama è sicuro di presentarsi a Denver con più delegati, mentre Clinton è convinta di giocare la carta del numero di voti totali.

Nonostante tutto questo il candidato democratico, qualunque sia, è sempre in vantaggio nei sondaggi contro John McCain che ha già  cominciato ad usare le primarie rimanenti come campagna elettorale per novembre.

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