Contromano

Pendolare in ostaggio

Sono un pendolare, si l’ammetto, faccio outing, ma sono un pendolare sui generis perche’ il viaggio andata e ritorno non mi pesa piu’ di tanto, la mattina con “La Repubblica”, la sera con la PSP o con un libro e magari musica o radio come compagnia.
Da un mese per² sto entrando a far parte della maggioranza incazzosa degli utenti di mezzi pubblici.

Ecco il percorso tipo del mio viaggio casa – lavoro:
– treno da Legnano a Milano Porta Garibaldi
– MM2 da Porta Garibaldi a Porta Genova
– tram 9 o 29 da Porta Genova a via Bocconi
Tempo previsto dai 60 agli 80 minuti, ma con una media piu’ vicina all’ora.

Da gennaio (e fino ad aprile ahime) hanno soppresso i due tram per dei lavori sul naviglio e quindi ho dovuto modificare il percorso in questo modo:
– treno da Legnano a Milano Porta Garibaldi
– treno passante da Porta Garibaldi sotterranea a Repubblica
– MM3 da Repubblica a Missori
– tram 15 da Missori a Via Castelbarco
L’aggiunta del passante è relativa, solo una fermata e con due treni a disposizione, la vera tragedia è il 15.

Piccolo cenno storico: la tratta Missori – Castelbarco è stata terreno del mitico autobus 65, sempre pieno, ma con frequenze più che accettabili. Diversi anni fa l’Amministrazione Comunale decise di dare il via alle “metropolitane” di superficie, cioe’ dei normali tram che avevano il vantaggio di qualche tratto di corsia riservata. La 65 fu sostituita dal 15, jumbo tram nuovi di pacca che partono da Piazza Fontana e arriva fino a Rozzano.
Da quel momento è incominciato il delirio perche’ il tram non garantisce i passaggi e le frequenze promesse e non ha nessun aspetto del metrಠdi superficie nonostante i deliri dell’Atm che difende a spada tratta il servizio.
Sono ormai diversi giorni che la mia attesa a Missori si calcola in decine di minuti nella fascia oraria 8.00 – 8.40 che dovrebbe avere il massimo di frequenza. Questa mattina abbiamo pero’ toccato il fondo; sono emerso alle 8.12 dalla metropolitana ed il primo 15 è passato alle 8.32, tempo di attesa = VENTI MINUTI! Ovviamente, visto che la sfiga ci vede benissimo, i venti minuti sono diventati trenta perche’ una macchina mal parcheggiata ostruiva il percorso del mezzo.

I ritardi del 15 in tutte e due le direzioni sono proverbiali, ma non credevo la situazione fosse cosi’ peggiorata soprattutto alla luce delle dichirazioni di aumento del 15% delle corse alla luce dell’inizio dell’Ecopass. La sera difficile aspettare meno di dieci minuti e per la mattina il racconto sopra è eloquente ma siamo nello stesso ordine di numeri.
Questi continui ritardi mi costringeranno a modificare ulteriormente il percorso allungandolo ma con maggiori certezze di mezzi di superficie.
In questi casi nascono sempre le solite domande:
– un dirigente ATM ha mai viaggiato su un mezzo pubblico qualsiasi?
– il responsabile dell’ufficio stampa ATM come si muove per la città ?
– perche’ non organizziamo una bella settimana di rilevazioni sul passaggio del 15 dalle 8.00 alle 9.00?
Ma le risposte saranno le solite: tutto funziona, tutto va bene, incremento di corse, incremento di passeggeri….

Tanto non ci sono altre vie, la macchina è assolutamente troppo costosa (problema parcheggio a parte) e quindi sono ostaggio della situazione, l’unica soluzione è alzare il volume del lettore mp3.

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