A Milano (e in altre cittŕ d’Italia) presso ogni stazione del metrà ² o ferroviaria sono in distribuzione una quantitĂ Â di quotidiani gratuiti.
La mattina si possono trovare Metro, Leggo e City che si basano soprattutto su notizie di agenzia copincollate sulle pagine dei rispettivi giornali + un numero minimo di articoli autoprodotti (cronaca, sport e gossip), il tutto condito in una ottica da demagogia spicciola contro “quello” che non funziona.
Il lunedi esce anche Goool, dedicato al calcio di serie A e B piĂą qualche sport minore.
Da un mese si è arricchito anche il panorama serale con l’edizione “Anteprima“, quattro pagine con le anticipazioni degli articoli che leggeremo il giorno dopo, ma che alla fine si riduce a ben poco; prima pagina con fondo + articolo, seconda con tre articoli piu’ qualche richiamo al sito, terza con programmazione tv e due giochini, quarta solo di pubblicità  .
Da ieri è arrivato anche il serale del Sole24ore: “Ventiquattrominuti”, ben trentadue pagine scritte in grande con molta pubblicità  .
Leggere tutte le free press del mattino è un utile esercizio per vedere quante volte lo stesso articolo è presente nella stessa versione (il copincolla da agenzie) e per leggere le castronerie che ogni tanto saltano fuori: da queste parti si ride ancora del Codice Breil che ha permesso a due sordomuti di rimanere in contatto.
L’edizione serale del Corriere è assolutamente inutile (contiene più materiale l’ultima ora di Repubblica stampabile dal sito), mentre per quella del Sole mi serve ancora qualche giorno di analisi.
La conclusione è che questa free press non puà ² (vorrei dire non deve…) sostituire il quotidiano e, secondo me, l’obiettivo di informare si perde dietro la quantità  di pubblicità  che serve per sostenere le spese e il basso costo di manodopera – giornalisti – sostenuto che non aiuta certo la qualità  di quanto stampato.